L'opera recava la data 1796. Il dipinto, ora, risulta disperso; forse, nel 1898 si trovava ancora ivi, perché gli storici Ferrara ne fanno cenno. A partire dall'ingresso, sul braccio sinistro, fu eretto l'altare dedicato alle anime del Purgatoiro; alla pala fu posta la tela del pennello di Saverio Mottola in cui fu effigiata Maria SS. Del Carmine con dei puttini e con le Anime Purganti; reca la data 1796 ed è stata di recente restaurata. Alla stessa altezza, su braccio destro, trovasi l'altare dedicato a S. Lorenzo. Alla pala, nel 1811, era collocato un quadro, "quasi consunto", in cui erano effigiati l'Immacolata Concezione, San Michele Arcangelo, S. Lorenzo, S. vincenzio Ferreri e dei puttini. Per detto dipinto, non esiste data; e si ignora l'autore. L'opera è stata restaurata dal Valletta. In sagrestia, sopra a "un bancone", tra l'altro, v'erano due quadri. Una tela senza cornice, rappresentava "San Francesco di Paula" , attribuita a Giovan Battista Vela, datata 1763. Ora risulta dispersa. Un'altra antica rappresentava il martire San Lorenzo, di autore ignoto. Entrambe sono disperse. Su cinque tele inventariate , ne esistono solo due.
Paolo Tesauro Olivieri - Le Chiese di Altavilla Silentina - 1999
Nota di Bruno Di Venuta:
Nel marzo 2004, per venire incontro ad esigenze di spazio per i fedeli, iniziarono i lavori di spostamento dell'altare principale, per un arretramento di ca. 2 metri e di sostituzione della pavimentazione in graniglia di marmo, con cotto. Furono eseguiti interventi, nel sottopavimento, per eliminare l'umidità di risalita con interventi di drenaggio. Durante i lavori, davanti all'altare fu trovata una cisterna per la raccolta dell'acqua. La sovrintendenza, a seguito del sopralluogo effettuato in chiesa, non la ritenne di nessun interesse pertanto e quindi l'area, dove attualmente è presente l'acquasantiera, fu richiusa. Molto probabilmente era di un giardino di qualche abitazione limitrofa e che fu interessata dall'ampliamneto della chiesa iniziato nel 1736. Furono inoltre trovate due pietre tombali, una della della Famiglia Francesco Di Venuta (1795), anch'essa rinchiusa dalla pavimentazione e l'altra della famiglia Granata, attualmente visibile perchè coperta da una lastra in vetro trasparente. I lavori furono eseguiti dalla Ditta Sacco Fernando e diretti dall'Architetto Vito Di Lucia. |