La Chiesa e gli emigrati americani Gli altavillesi di New York ebbero una particolare devozione per la Madonna del Carmine e ciò è dimostrato dalle continue offerte pervenute alla Congrega dalla fine del 1800 ai primi decenni del novecento. Di seguito è riportata la deliberazione n° 1 del 30 agosto 1881 con la quale si si prendeva atto e si riconosceva l'operato degli altavillesi americani. “ Il Priore della Congrega nella riunione di oggi, avendo dichiarato come molti concittadini emigrati nelle Americhe settentrionali e propriamente a New York, continuamente hanno inviato e tuttora mandano obblazioni in danaro concorrendo così al maggior incremento e sviluppo della Congrega, perlocchè propone acchè la stessa voti in loro favore di benefizi spirituali affinché più volentieri indirizzino alla via della devozione verso della Nostra Signora Maria SS. Del Carmine, ed offrendo qualche elemosina, oltre l'opera soddisfatrice, al beneficiare trovino qualche vantaggio spirituale e la Congregazione udito il Priore che ha proposto quanto sopra, considerato che effettivamente molti concittadini emigrati in New York hanno largito e tuttora largiscono somme per lo arredamento di questa congrega troppo sfornita degli stessi, considerato che sebbene la sola devozione spingesse i fedeli suddetti a fare quanto sopra pure meritano qualche corrispondenza dalla congrega; epperciò la stessa all'unanimità Delibera:
…… …….. “ Negli anni successivi qualcosa però ha interrotto incrinato i rapporti tra la Congrega e gli altavillesi-americani. Ho ritrovato, nell'archivio della Chiesa del Carmine, la Circolare del 1° marzo 1897, emanata dal Sacerdote Antonio Liccardi, P.S. della Congregazione, nella quale viene specificato quanto segue: “…………. Arredi sacri di ricco valore, argenterie artistiche, quadri ristaurati ad oro, statue, pitture, altarini di marmo, pavimento, soffitta, campane e campanile ecc. ecc. è tutt'opera fatta col danaro pervenuto dall'America, saggiamente speso da zelanti direttori della Congregazione. Quando tutto però induceva a credere che una splendida fine coronasse tanta opera, il demone della invidia, o quello della malvagità, fatte false e stolte insinuazioni, arrestò sui bella impresa, cosicché per 2 anni consecutivi, non più pervennero offerte, raggiuggendo così il tristo scopo, di non veder completamente adornata la casa di Dio e della sua S.ma Madre. Per siffatta ragione, il sottoscritto, si rivolge al Confratello Sig. Capaccio Vito Sig. Zurlo Salvatore Sig. Tangredi Basilio Sig. Bianco Germano Sig. Caito Germano Sig. Cantalupi Nicola di Alfonso ed altri divoti della Vergine del Carmine, perché, tutti insiemi, o separatamente, raccogliessero offerte tra paesani, amici e conoscenti, e li inviassero al sottoscritto, il quale curerà, nella festa più prossima all'arrivo delle offerte, pubblicare il nome degli oblatori, e stamparli in uno splendido elenco, che poi serve per discarico dei raccoglitori, e pel rilascio delle librette di confratello non appena saranno rimpatriati. …………………………… “ Con questa circolare furono ristabiliti i normali rapporti con gli emigrati e cio' è dimostrato dalla presenza, nell'archivio storico della Chiesa, degli elenchi delle offerte pervenute negli anni successivi. Nel 1909 e nel 1910 furono inviate somme pari a ca. 300 e 160 lire. Nella seconda decade del 1900 invece furono raccolte 1728,65 lire per l'acquisto della nuova veste alla Statua della Madonna . |
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