Il Bar, nasce già nei primi anni '40 come Dopolavoroto gestito da Saverio Suozzo , nei locali in Via Roma dove attualmente è il negozio di Sergio Grattacaso. Viene poi trasferito nel dopoguerra nei locali di proprietà Mottola, laddove c'era la "Casa del Fascio".
Il Bar, nella sua storia, è stato sempre un luogo di riferimento e di aggregazione per gli altavillesi e per coloro i quali raggiungevano Altavilla, negli eventi tradizionali legati alle feste paesane e alle fiere che si tenevano periodicamente e che "ospitavano" decine di bancarelle provenienti dalla provincia di Salerno e di Napoli. Fino agli anni 60,infatti, nel piano sottostante era attiva anche una trattoria-albergo gestita dalla sorella Remigia.
Il bar offriva anche un servizio esclusivo. Prima che fosse realizzata la linea telefonica in tutto il Comune (anni '70), il bar era anche il posto telefonico pubblico della SIP (Società italiana per l'esercizio telefonico). Chi doveva contattare un altavillese da ogni parte d'Italia, chiamava il Bar di Saverio o meglio, Zi' Saverio(Saverio Suozzo). Zi' Saverio, dopo aver concordato un appuntamento con il chiamante, prendeva l'onere di rintracciare la persona chiamata invitandola al bar dove poi riceveva la seconda telefonata. Tanti altavillesi potevano ascoltare la voce dei propri familiari e parenti emigrati al Nord e/o dei figli che studiavano a Salerno e Napoli. Quindi Zi' Saverio rispondeva alle telefonate che pervenivano e provvedeva a rintracciare i concittadini chiamati ed invitarli al bar. La privacy della telefonata era assicurata da una cabina telefonica posta in una stanza a sinistra del bancone e poi nella sala biliardo a destra del bancone. Quella stessa cabina nella quale i fidanzatini, dopo l'arrivo del telefono nelle case altavillesi, si intrattenevano in lunghe telefonate che facevano innervosire Zi Saverio. Infatti spesso bussava alla porta della cabina invitando a chiudere la telefonata troppo lunga e che costava sempre e solo un gettone di 50 lire per le telefonate urbane.
Zi' Saverio stava sempre dietro il bancone su cui era impressa la pubblicità SOAVE (il mitico gelato poi diventato Algida). Il bancone fu acquistato negli anni 80, dalla ditta Verbano di Luino. (il paese di Piero Chiara). All'esterno, sulla ringhiera esterna campeggiava la scritta CAMPARI. Nel bar, il Biliardo, e poi i primi flipper erano gli svaghi che attiravano tanti giovani altavillesi, invece il gioco delle carte era quello preferito dai meno giovani e rappresentava spesso un momento di rivalsa o di sfotto' con il proprio avversario. Zi Saverio era una persona squisita, passava dal mugugno, verso chi non aveva comportamenti seri , al sorriso e alla battuta scherzosa con i clienti ed i presenti; era un buon gelataio e non si dimentica il famoso gelato a crema che preparava nei fine settimana. Poi i tempi cambiano e dopo la morte di Zi' Saverio, la gestione passa al nipote Genesio Rufo. Viene tutto ristrutturato per adeguarsi alle nuove esigenze della clientela, che diminuisce sempre di piu' anche per il declino economico e sociale del paese. Purtroppo nell'estate del 2014 il Bar cessa definitivamente la sua attività.